Ultima chiamata per non perdere i bonus edilizi

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Entro il 16 marzo 2025 i contribuenti che hanno sostenuto spese edilizie nel 2024 devono comunicare le loro opzioni all’Agenzia delle Entrate. Questa scadenza cruciale rappresenta l’ultima opportunità per beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dai vari bonus edilizi. Una serie di norme introdotte negli ultimi anni ha ristretto le possibilità di optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura, rendendo essenziale comprendere le eccezioni previste per non perdere questi vantaggi.

È imminente la scadenza cruciale per tutti coloro che hanno effettuato lavori edilizi nel 2024: il 16 marzo 2025 è l’ultimo giorno utile per comunicare all’Agenzia delle Entrate le opzioni relative alle spese sostenute. Un appuntamento da non mancare per non perdere i benefici fiscali previsti dai vari bonus edilizi.

La comunicazione di opzione è un passaggio fondamentale per rendere effettive le agevolazioni, come la cessione del credito o lo sconto in fattura. Il mancato invio nei termini e secondo le modalità stabilite comporterebbe infatti l’inefficacia dell’opzione stessa, privando i contribuenti dei vantaggi fiscali a cui avrebbero diritto.

A partire dal 2023, una serie di norme ha progressivamente ridotto le possibilità di optare per la cessione o lo sconto. L’articolo 2, comma 1 del Decreto Legge 11/2023 ha rappresentato un primo importante giro di vite, ulteriormente rafforzato da successive disposizioni. Di conseguenza, le comunicazioni riguardanti le spese del 2024 possono riferirsi esclusivamente a situazioni già esistenti prima del 17 febbraio 2023, tutelate da specifiche norme di salvaguardia.

Nonostante queste restrizioni, esistono alcune eccezioni che permettono di continuare a esercitare le opzioni anche dopo il 16 febbraio 2023. Tra queste, spiccano le deroghe per interventi finalizzati al superamento delle barriere architettoniche, per spese legate al Superbonus, per bonus edilizi diversi dal Superbonus, per soggetti specifici come gli istituti autonomi case popolari e per interventi su immobili danneggiati da eventi sismici o calamità naturali in determinate regioni.

È importante sottolineare che il blocco introdotto dal Decreto Legge 11/2023 si applica esclusivamente alle opzioni di sconto e cessione esercitate dal beneficiario della detrazione. Le cessioni effettuate da fornitori e precedenti cessionari dei crediti d’imposta già generati possono invece continuare a essere effettuate anche dopo l’esercizio delle opzioni da parte del beneficiario.